Tra le strategie di sviluppo maggiormente innovative nel settore della pesca e dell’acquacoltura che caratterizzano la programmazione comunitaria 2014-2020 cofinanziata dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) vi sono quelle riportate nel Capo III “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca e di acquacoltura” del Reg. (UE) n. 508/2014 relative ai progetti di cooperazione interterritoriale e transnazionale promossi dai FLAG da realizzarsi attraverso strategie di “Sviluppo locale di tipo partecipativo” o “Community Led Local Development (CLLD)” ai sensi dell’art. 32 del Reg. (UE) n. 1303/2013.
La Sezione 5 del Programma Operativo Italia FEAMP 2014/20 (di seguito PO FEAMP) evidenzia, ai sensi dell’art. 64 “Attività di cooperazione” del Reg. (UE) n. 508/2014, l’importanza di dette strategie anche in termini di scambio di esperienze, crescita culturale ed amministrativa per gli stessi FLAG.
Così come riportato nella richiamata Sezione 5 del PO FEAMP, i progetti afferenti a dette iniziative possono riguardare, in particolare, la sostenibilità delle attività di pesca, lo sviluppo di modelli economici legati alle zone di pesca, quali il turismo e la valorizzazione delle produzioni locali connesse alle attività di pesca, nonché il miglioramento della gestione e delle potenzialità del patrimonio ambientale, comprese le Aree Marine Protette, nelle zone di pesca.
In questo quadro è da collocarsi l’idea di avviare un confronto tra i FLAG italiani, nata in occasione di un una serie di incontri tra gli Organismi intermedi, i FLAG e gli Enti e le istituzioni pubbliche e private di riferimento per il settore della pesca e dell’acquacoltura, per approfondire le possibili progettualità dei FLAG, in termini di contenuto e di partenariato, volto a favorire le connessioni e la complementarietà con le strategie e gli altri programmi a disposizione delle aree costiere, del bacino Tirreno-Mediterraneo. Nello specifico, il IV seminario nazionale si è concluso con una prima elencazione di possibili proposte di cooperazione per i FLAG italiani nel quadro del FEAMP 2014/20, che successivamente sono state oggetto di approfondite riflessioni in sede di ulteriori incontri di lavoro.
Pertanto, tra i temi evidenziati dal PO FEAMP, i FLAG aderenti al progetto MADE, hanno in particolare evidenziato l’importanza di valorizzare le tecniche, i luoghi ed i prodotti della pesca, con un progetto che punti a sviluppare una rete partenariale per la circolazione dell’innovazione di processo e di prodotto, il trasferimento di buone pratiche produttive e del know-how all’interno di un percorso sempre più finalizzato alla salvaguardia delle risorse ambientali anche mediante azioni tese a potenziare il sistema della protezione naturale a mare.
La scelta di collaborare tra FLAG liguri e campani è nata dalla reciproca convinzione dell’importanza della pesca dei piccoli pelagici nell’ambito delle rispettive filiere produttive e dai rapporti di scambio e di collaborazione che nel tempo si sono sedimentati tra le marinerie delle due Regioni.
Successivamente, dato il perdurare della crisi Covid-19 ed il disallineamento finanziario delle strategie di Sviluppo Locale e la diversa articolazione della Priorità IV tra le diverse Oi, hanno fatto rivedere la partecipazione dei FLAG e pertanto il progetto nella sua configurazione attuale vede la partecipazione attiva solo di due FLAG Campani. Tuttavia in fase di attuazione sia i territori dei FLAG Liguri che quelli della Costa Cantabrica restano disponibili per attività di collaborazione e di scambio di buone pratiche.